Serie Architetture
Nelle sue opere emergono le peculiarità della sua formazione professionale, infatti, al centro della sua ricerca c’è l’architettura. Gli edifici accompagnano da sempre l’umanità e indagare sul loro linguaggio espressivo diventa un’esigenza alla quale l’artista non vuole rinunciare. La sua attenzione in un primo momento si focalizza su edifici importanti, che hanno fatto la storia dell’architettura. In una sorta di “viaggio ideale”, ripropone alcune opere di Le Corbusier, Kahn, Niemeyer ma anche di architetti più recenti come Hadid, Gehry e le trasforma in immagini, scoprendone straordinari virtuosismi progettuali. Il colore di base, dato alla tela, diventa parte integrante dell’opera stessa e attraverso il bianco della luce le architetture prendono forma.
“Il mio concetto di architettura è nell’unione e nella collaborazione delle arti, in modo che ogni cosa sia subordinata alle altre e con esse in armonia, e quando stasera userò tale parola, questo sarà il significato, non uno più ristretto. È una concezione ampia, perché abbraccia l’intero ambiente della vita umana; non possiamo sottrarci all’architettura, finché facciamo parte della civiltà, poiché essa rappresenta l’insieme delle modifiche e alterazioni operate sulla superficie terrestre, in vista delle necessità umane, eccettuato il puro deserto…”.
W. Morris, Prospects of architecture in civilization,
in On art and socialism, London 1947