“Al centro della ricerca di Marilena Ramadori c’è l’architettura. Gli edifici accompagnano da sempre l’umanità e indagare sul loro linguaggio espressivo diventa un’esigenza alla quale l’artista non vuole rinunciare. La sua arte è una riflessione sulle dinamiche umane espresse attraverso la dialettica delle forme architettoniche. L’arte è sempre architettura intesa come forza costruttiva.
L’artista focalizza il proprio sguardo su edifici di grande rigore geometrico ripresi da prospettive personali, preferendo il dettaglio all’insieme, proponendone così una rinnovata interpretazione.
Le immagini architettoniche che affiorano sulla tela, simbolo di un’architettura essenziale, si uniscono a una certa libertà espressiva del fondo della tela che entra di continuo in contatto con l’architettura.
Le colature verticali, con gradazioni di poche tonalità, fanno da sfondo all’immagine architettonica rigorosa. Usa la materia pittorica fluida, il colore trasparente per far vedere le diverse stratificazioni del dipinto affinché il suo lavoro possa essere in grado di narrare le fasi della sua realizzazione, a partire dalla prima cioè quella del disegno”.